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Dal 1997 al 2002

Nel gennaio del 1997 si svolsero le elezioni del Consiglio Direttivo della scuderia. Ugo Gussalli Beretta fu riconfermato presidente; ad affiancarlo furono chiamati due nuovi vicepresidenti, Roberto Carrara ed Ezio Cominotti. Benetti, Bocelli e Gaburri furono riconfermati nei loro incarichi, mentre Roberto Vesco divenne il Coordinatore Logistico della scuderia.

Ferrari e Pasini ripeterono i successi del 1996 alla Winter Marathon, al Circuito di Cremona, e alla Castell'Arquato-Vernasca. Nel mese di settembre prese il via da Gardone V.T. la prima edizione del Trofeo AIDO - Monica Giovannelli, una gara voluta per promuovere la donazione degli organi. Alcuni soci accolsero l'invito ad entrare nel comitato organizzatore e la gara si svolse con il patrocinio e l'appoggio della scuderia.

Finalmente giunse un successo inseguito per tre anni da molti piloti della Scuderia: Vesco e Bocelli conquistarono la finale del Super Challenge 1997. Nel 1998 la Scuderia conquistò ben otto primi assoluti. Di risalto fu quello - perché il primo all'estero - ottenuto da Gaburri-Gaburri al Tour de France, per il quale la scuderia aveva organizzato un'autentica spedizione. In quell'anno si propose come equipaggio emergente quello composto da Fabio Salvinelli e Massimiliano Danieli. I due amici iniziarono una lunga serie di affermazioni che proseguì anche negli anni successivi.

Furono proprio loro, nel 1999, che portarono alla Scuderia l'unico importante alloro ancora mancante, il Gran Premio Nuvolari. I successi di quell'anno in tutto furono sette. La scuderia inaugurò anche un proprio spazio televisivo fisso sull'emittente Teletutto, nella trasmissione Motori a 360º Classic.

Nel marzo del 2000 furono tenute le elezioni per il rinnovo del consiglio. Nonostante i suoi impegni imprenditoriali e professionali (era stato eletto Presidente dell'Associazione Industriali Bresciani), Ugo Gussalli Beretta, pressato da tutti i consiglieri, accettò di continuare ad essere Presidente della Scuderia. Roberto Carrara ed Ezio Cominotti furono confermati alla vicepresidenza, così come Donato Benetti fu riconfermato Segretario, Valerio Bocelli Direttore Sportivo, Roberto Gaburri Tesoriere e Roberto Vesco Coordinatore Logistico della scuderia. Paolo Mazzetti fu incaricato dei rapporti con la stampa e Bruno Ferrari fu il nuovo Direttore Tecnico.

Simone Becchetti, che già da un paio d'anni collaborava con Benetti, ebbe l'incarico di vicesegretario. Per favorire l'impegno dei più giovani nel campo dell'automobilismo storico, la Scuderia decise di sostenere il "Club dei Giovani Piloti"; per tale motivo, il loro presidente, Davide Schiffer, fu chiamato a far parte del Consiglio, destinato a restare in carica fino al 2003. Salvinelli-Danieli furono l'equipaggio vincente anche del 2000, conquistando ben sei degli otto successi della scuderia, ripetendosi nel 2001 con cinque vittorie.

Due primi posti furono conquistati da Franca Boni e Monica Barziza. Madre e figlia, finora non citate, hanno contribuito all'Albo d'Oro della Scuderia anche con decine di Coppe delle Dame, da anni loro esclusiva in tutte le più importanti gare italiane.

La stagione 2002 è stata quella che ha visto il maggior numero di piloti della Scuderia Brescia Corse prendere parte alle gare. A fine anno i soci saranno ben sessantanove. Gli otto "primi assoluti" del 2002 sono stati aperti con la vittoria alla Winter Marathon di Mazzetti-Specchia; tra gli altri si devono segnalare quelli ottenuti da Vesco e Bocelli. La novità sta nel fatto che ai nomi dei due vecchi marpioni, che tanti successi hanno portato ai colori bianchi e azzurri, non corrispondono più solo quelli di Roberto e Valerio. I due hanno saputo trasmettere la loro passione ai figli che li hanno affiancati nelle gare. Andrea Vesco, senza papà, ha trionfato con Capponi alla Coppa d'Oro delle Dolomiti, mentre i Bocelli hanno vinto la quinta edizione del Trofeo AIDO, divenuto una delle migliori competizioni italiane.

Più di tanti altri successi, quelli di questi giovani sono motivo d'orgoglio per la Scuderia, a conferma del buon lavoro svolto in dieci anni di attività e, ciò che più conta, di un futuro che si prospetta ancor più vittorioso.

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