La nascita della Scuderia Brescia Corse
In quel 1964 alcuni giovani piloti erano animati da uno spirito competitivo che sfociò nell'insoddisfazione per la gestione delle corse automobilistiche.
La soluzione fu identificata nella fondazione di una nuova scuderia, che avrebbe iniziato ad operare con la stagione sportiva 1965. L'atto costitutivo fu firmato il 5.12.1964.
Due mesi dopo avvenne la presentazione ufficiale, come leggiamo nelle cronache di Auto Italiana:
BRESCIA - Dopo un'incubazione durata alcuni mesi si è ufficialmente presentata alla stampa sportiva la nuova scuderia denominata "Brescia Corse".
L'annuncio è stato dato dai promotori nel corso di un cocktail offerto in quella hall dell'albergo Vittoria nella quale è passata molta storia della Mille Miglia perché ne ebbe sede il quartier generale della manifestazione.
Il presidente della nuova scuderia, dr. Alfredo Belponer - un giovane industria1e noto a Brescia perché ha l'hobby di collézionare le più belle automobili sportive - ha esposto le finalità della sua formazione: "Per questo anno - egli ha detto - ci -limiteremo ad affiancare i piloti con assistenza logistica e burocratica e con il rimborso totale delle spese di iscrizione alle varie corse. Ma ci ripromettiamo in seguito di svolgere anche programmi organizzativi". Dopo aver annunciato che la scuderia è già forte di cento iscritti (quota annua Lire 10.000) il dr. Belponer ha concluso rivolgendo un saluto alle formazioni consorelle e alla tradizione automobilistica bresciana.
Tenendo conto che a Brescia esiste da dodici anni un'altra scuderia, la "Mirabella Mille Miglia", diretta da Renzo Castagneto e tuttora molto attiva, il sindaco di Brescia prof.
Boni ha raccomandato ai dirigenti di "Brescia Corse" di agire in armonia d'intenti con gli altri sodalizi automobilistici. Boni ha poi annunciato l'intenzione di lanciare in avvenire una nuova grande manifestazione a livello internazionale che riporti Brescia al rango che ebbe a occupare per trent'anni grazie alla Mille Miglia. Notevole l'intervento del sindaco Boni. Chi ha conosciuto il grande "Ciro" può ben immaginare con quale trasporto abbia in quell'occasione preso le difese del suo amico Castagneto, rendendosi garante di un patto di non belligeranza, almeno sulla carta.
Di rilievo anche il riferimento alla Mille Miglia che troveremo - non casualmente - in tutti gli interventi sulla Brescia Corse. Anche Autosprint, sul numero di gennaio diede l'annuncio:
Quali sono i "centri" tradizionali dell' automobilismo italiano? Torino culla della automobile, Milano centro d'affari, Modena patria di motori ruggenti e Brescia. Brescia, la città dove i giovani d'anni o anche solo di spirito vivevano 360 giorni pazientando il ritorno rituale dell'entusiasmante aria di Mille Miglia.
Brescia, ove non c'è oggi trentenne di buon sangue che non ricordi d'essere sgusciato a suo tempo tra bolidi e piloti chiedendo autografi, spiando i campioni: Nuvolari, Varzi, Ascari, Moss, Taruffi e migliaia d'altri conduttori che si sono avvicendati con tutti i tipi di macchine sulla magica pedana di Viale Rebuffone.
Questo era lo spirito di Brescia sportiva quando le corse erano la Mille Miglia ed i bolidi facevano spettacolo.
E sull'ala di cotanto spirito tuttora a Brescia si parla di automobili, e si agisce. Per la nuova scuderia ch'è nata, già un centinaio sono gli interessati, corridori o simpatizzanti, che vogliono dare il loro apporto ed il loro consenso.
Probabilmente pochi altri sodalizi hanno riscosso il medesimo successo di primo acchito.
I soci fondatori sono venticinque: essi si sono auto tassati, hanno elaborato uno statuto lungo e minuzioso sancito con atto notarile, hanno scelto fra loro un presidente giovane, competente ed appassionato, il dottor Alfredo Belponer. Così è nata la Brescia Corse, dopo tante e tante riunioni tra amici, dove alla fine è scaturita l'idea definitiva. Anche il nome della scuderia è intonato all'ambiente cittadino.
Brescia Corse: non c'è "racing ", non c'è "driving " o "motors ": è nome italianissimo che ricorda tempi di Mille Miglia e di irresistibili vittorie di macchine ed uomini nostri.
La commissione tecnico/sportiva è formata dai signori Remo Cattini, Marino Bonomi, Franchino Salvatore, Gino Ogna e Marsilio Pasotti. Sono tutti nomi ben conosciuti nell'ambiente automobilistico. Cattini e Marsilio Pasotti - alias il popolare " Pam " - vantano in particolar modo anche una buona esperienza in campo internazionale.
Un componente la commissione tecnico-sportiva seguirà in ogni corsa i soci della scuderia, ai quali sarà data una congrua assistenza, sostanziale oltre che morale. Gli altri progetti sono complessi, ma sicuramente alla portata dei dinamici bresciani.
Nel '65 prevedono di acquistare almeno una macchina di rilevanti prestazioni per far correre i soci più promettenti.
Tra i soci fondatori compare un nome d'eccezione per questa plaga lombarda, mentre eccezione certo non è tra macchine, piloti e scuderie. Si tratta di Carlo Abarth, il quale si è vivamente interessato all'iniziativa bresciana e oltre ad aver già contribuito, versando la propria quota, ha promesso un fattivo appoggio durante l'annata sportiva.
Per concludere accenniamo ad alcuni soltanto dei numerosi piloti che certamente daranno lustro al novello sodalizio bresciano: Cattini, "Raffy", Ogna, Sigala, "Pam", Uberti, "Archimede", Bonomi, Loda,Caffi.
Il primo direttivo della Scuderia, oltre al Presidente Belponer, comprendeva il vicepresidente Ugo Gussalli Beretta, il Segretario Sandro Uberti e i consiglieri Nino Soldi, Giuseppe Cresnalla, Lelio Uberti, Oddone Sigala, Nanni Nember, Marsilio Bonomi, Franco Minini, Enea Serboli, Giuseppe Lucchini (poco più che dodicenne!), Pierangelo Taglietti, Giuseppe Rizzotti, Pierfranco Lazzari, Angelo Migliorati, Giuseppe Grassi, Giovanni Studer, Lando Lanni Della Quara.
La vita sportiva della Scuderia ebbe quindi inizio con le prime gare del 1965. L'esordio avvenne, salvo gare minori non recensite dalla stampa, alla "Quattro Ore del Jolly Club" a Monza, il 19 marzo.
Prese qui il via una saga che vedrà la Brescia Corse portare le sue macchine sulle piste di tutto il mondo.
L'elenco delle vittorie, le vetture e i nomi completi dei piloti protagonisti di epiche vittorie sono pubblicati nelle pagine seguenti, divisi per ogni anno di attività.
Le vicende di quegli anni preferiamo lasciarle descrivere dalla penna di Manuel Vigliani, riportando integralmente un suo articolo pubblicato sull'Antologia 1974 della Scuderia.